Sulla base delle caratteristiche costruttive, il vetro per parabrezza può assorbire gli urti in maniera differente, preservando l’incolumità dei passeggeri.
Le caratteristiche del vetro per parabrezza auto
E’ fondamentale per gli occupanti dell’abitacolo che il vetro del parabrezza sia resistente agli urti e che in caso di collisione non si frantumi in mille pezzi.
Nel corso degli anni, sono stati sviluppati nuovi materiali e nuovi prodotti, che hanno fornito maggiori garanzie per la sicurezza.
Il vetro temperato e il vetro laminato, due tipi di materiale che vengono utilizzati largamente per la realizzazione dei parabrezza delle autovetture, in quanto in grado di assorbire in maniera molto più sicura l’impatto con un corpo esterno.
Il vetro temprato e quello laminato: caratteristiche e differenze
Le auto di più moderna generazione sono equipaggiate con parabrezza e lunotti realizzati in vetro temperato oppure in vetro laminato
Il vetro si dice “temprato” quando viene ottenuto mediante un processo di produzione chiamato ‘tempratura‘.
Con la tempratura si sottopone il vetro ad un trattamento termico ad altissime temperature (circa 700 °) seguito da un raffreddamento istantaneo.
Se la tempra ha una distribuzione uniforme, nella lastra di vetro si creano delle tensioni interne che risultano distribuite in maniera omogenea.
Di contro, se in fase di tempratura lo sbalzo termico varia, anche il comportamento dinamico della lastra può variare. In tal caso, si parla di lastra temprata differenziata.
Questo significa che c’è una diversa modalità di frammentazione.
La caratteristica distintiva di un vetro per parabrezza temprato è quella di frammentarsi completamente quando anche un solo punto della superficie della lastra viene sottoposto ad una sollecitazione superiore al limite di resistenza.
Per motivi di sicurezza, la lastra viene temprata in modo tale da produrre schegge piccole, leggere e non affilate.
Per verificare la resistenza e la qualità di un vetro laminato si utilizza la ‘prova di frammentazione’. Essa individua tre zone diverse di tempratura, ciascuna della quali si caratterizza per le dimensioni massime dei frammenti prodotti.
Il vetro stratificato o composito (chiamato ‘laminato’) è invece composto da diversi ‘strati’ di vetro sottile, intervallati da una lamina intermedia di materiale plastico, il PVB (polivinilbutirrale). In genere, la struttura composita prevede due strati di vetro (spessi circa 3 millimetri) intervallati da uno di PVB molto più sottile (meno di mezzo millimetro).
Grazie alla struttura stratificata, anche in caso di urto, il parabrezza laminato è in grado di assorbire l’impatto con un corpo estraneo mantenendo la propria integrità strutturale.
La superficie presenta la tipica ‘rottura a ragnatela‘, in cui le incrinature si presentano progressivamente più rade rispetto all’epicentro dell’impatto.
Le funzioni del vetro parabrezza
Il parabrezza è un elemento integrante della carrozzeria; per tanto, in quanto tale, ricopre un ruolo di grande rilievo nel determinare il coefficiente aerodinamico dell’intera auto. In aggiunta, ha anche una funzione protettiva, non solo rispetto all’aria e ad altri agenti esterni (come polvere o smog) ma anche rispetto alla luce solare.
Infine, per quanto possa sembrare superfluo, le superfici trasparenti servono ad offrire una buona visibilità al conducente: per questo è importante tenerli puliti, utilizzando i tergicristalli ogni qual volta sia necessario.
Fonte: https://newsmondo.it/vetro-per-parabrezza-laminato-temprato/motori/