È probabile che ve ne siate accorti: l’acqua e, più in generale, le bevande imbottigliate nel vetro hanno un sapore diverso rispetto a quelle confezionate nella plastica. Volete comprenderne il motivo? A spiegarcelo è Arno Steguweit, assaggiatore d’acqua professionista, intervistato da Öko-test.
Il sommelier tedesco nega che si tratti di un luogo comune: l’acqua in vetro ha effettivamente un sapore più fresco e limpido. Ciò si verifica perché le bottiglie in plastica non sono a tenuta stagna al 100% e finiscono dunque per assorbire gli odori dell’ambiente.
Per tale ragione, il sapore della bevanda in plastica può cambiare, mentre quello nel vetro rimane invariato rispetto al periodo che precede l’imbottigliamento.
Microplastiche nell’acqua
Gli studi commissionati da Öko-test hanno inoltre rilevato la presenza di parti in microplastica all’interno dell’acqua conservata nelle bottiglie di PET. Nello specifico, 27 delle 61 bottiglie in plastica analizzate contenevano particelle di antimonio, utilizzato per la produzione di plastica PET. Un risultato prossimo al 44% che mette in allerta, poiché non sono ancora del tutto chiari gli effetti sulla salute delle microplastiche contenute nelle bevande (ma anche negli alimenti).
Comprare acqua in vetro (soprattutto se in deposito cauzionale) rappresenta dunque una scelta ponderata per tre ragioni diverse, ma altrettanto valide: la sostenibilità ambientale, la qualità della bevanda e la salute del consumatore.
È tutt’altro che un caso la posizione dell’80% dei consumatori europei, i quali considerano il vetro come l’imballaggio sostenibile e sicuro del futuro.
Fonte: oekotest.de, greenme.it